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RASSEGNA. Ale, un gol per mettere in ginocchio anche la malasorte

IL MESSAGGERO (Angeloni) – Alla fine, il calcio è strano. E ti ritrovi a terra per colpa di un amico. Vatti a fidare degli amici. E lui, Alessandro Florenzi non ha avuto pietà di Vincenzo Montella. Il centrocampista/difensore/attaccante della Roma ha finito col punire proprio il tecnico che lo ha visto “nascere” che lo ha fatto esordire in serie A, in un Roma-Sampdoria, il 22 maggio del 2011. Vincenzo Montella allenava nel settore giovanile della Roma (i Giovanissimi nazionali) e lo conosceva da bambino e lui, bambino, poi è finito per crescere in Calabria (nell’anno di Luis Enrique in giallorosso), in riva al mare, mentre Vincenzino è andato a Catania, pure lui con il mare vicino: entrambi lontani dalla loro Roma. Oggi da allenatore del Milan, quel ragazzo cresciuto, lo dovrà rinnegare, perché la vittoria della Roma inguaia ancora di più la sua situazione già fin troppo delicata.

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