STORIE GIALLOROSSE di Franco BOVAIOTOP

STORIE GIALLOROSSE… Dal Tufello all’Olimpico

Roma, periferia nord, zona Tufello. Un agglomerato di case che nasce tra il 1939 e il 1940 su collinette di tufillo (una roccia tufacea) da cui prende il nome la Borgata. E’ qui che il 13 aprile del 1957 nasce Valter Casaroli, con la “V” semplice e non doppia, come scrivono in molti. Un ragazzo forte con i piedi e fisicamente a posto che, come tanti della sua epoca, passa le giornate a tirare calci ad un pallone con la squadretta del Tufello. Ma visto che è bravino, in età giovanissima, entra nel vivaio della Roma. Qui fa tutta la consueta trafila, diventando protagonista della bella squadra Primavera che sotto la presidenza Anzalone vince due volte consecutive il campionato di categoria (1972-73 e 1973-74). Di ruolo Casaroli fa l’attaccante e presto Liedholm, a quei tempi mister della prima squadra, si accorge di lui e lo aggrega ai grandi addirittura come vice di Pierino Prati, idolo della Sud e delle folle giallorosse, ma ormai nella fase declinante della sua splendida carriera.

Casaroli attende pazientemente il suo turno e quando questo arriva non fallisce: Cagliari-Roma 1-5 dell’8 febbraio 1976 è la partita del suo esordio in A e a sbloccare lo 0-0 è proprio lui, al 33’. Sulle spalle ha la maglia n.11, perché la 9 è di Petrini (che poi farà una doppietta) e con quella rete si impone subito all’attenzione del grande pubblico che ancora non lo conosceva. Anche se in tanti lo avevano già apprezzato nelle partite della Primavera al Tre Fontane. Nella gara successiva arriva la sua consacrazione all’Olimpico, visto che va in gol per la seconda domenica consecutiva, stavolta contro il Cesena. Poi si ferma nella trasferta di Verona e segna di nuovo il 29 febbraio all’Olimpico contro il Como. Tre reti in un mese e tutti parlano di lui come la nuova promessa giallorossa. Ma poi non segna più, a fine stagione viene mandato in prestito proprio al Como, nell’estate del ’77 torna alla Roma e vi rimane fino al ’79, quando la saluta definitivamente dopo averci giocato 42 partite di campionato con 7 reti. Dopo le 3 del febbraio del ’76 ne fa altre 4 tutte nel campionato 1977-78: a L.R.Vicenza, in casa contro l’Atalanta e il Pescara e Milano contro l’Inter. Dopo un’altra stagione con più bassi che alti, nell’estate del ‘79 viene ceduto al Parma nell’affare che porta Ancelotti alla Roma. Negli anni ’80 tornerà di nuovo all’Olimpico, ma da avversario. E ogni volta, prima di iniziare a giocare, si ricorderà di quel tempo in cui su quel campo si esibiva, segnava ed esultava con addosso la maglia della squadra del suo cuore e della sua città.

(Rubrica a cura di Franco BOVAIO)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *