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CONTE “Prova positiva contro una squadra in ottima salute”

Al termine del match pareggiato all’Olimpico, il tecnico dell’Inter Antonio Conte ha commentato la partita. Queste le sue parole ai microfoni di Sky Sport:

Vi è mancato il killer instinct, dovete crescere in mentalità?
Stiamo parlando di una squadra che sta facendo ottime cose. Al di là del secondo posto se vai a vedere i numeri sei in Champions con 4 giornate di anticipo e grande distacco dalle inseguitrici. La Roma era partita per la Champions, così come il Napoli e il Milan, non dimentichiamolo. Il campionato in Italia è molto competitivo e qualcuno deve restare fuori. Se si parla di campionato al di sotto delle attese per l’Inter non oso immaginare cosa debba dirsi per le altre che non hanno centrato i loro obiettivi. Negli ultimi anni all’Inter si è persa l’abitudine a lottare per vincere e questa cosa non la riacquisisci dal giorno all’altro. Bisogna possibilmente migliorare la situazione ma a questi ragazzi non posso rimproverare niente. Prova positiva contro una squadra in ottima salute, e non dimentichiamo il calendario dell’Inter che sta passando inosservato. Il nostro è un calendario folle e per metterci in difficoltà, questo è fuori di dubbio. Abbiamo sempre meno giorni di riposo e partite alle 21.45, la stanchezza poi la paghi. C’è giù un’anomalia molto strana e se volete essere onesti andate a vedere cosa è successo nell’ultimo turno. Detto questo non voglio fare polemica e trovare scuse, posso solo dire bravi a questi ragazzi. Sceglie la Lega? Forse noi non eravamo presente quando hanno stilato i calendari. È la terza partita consecutiva che giochiamo contro una squadra che ha un giorno/un giorno e mezzo di riposo più di noi. In questo periodo a 29 gradi fa la differenza.

Ma il calendario è frutto di compromessi…
Sì ma i compromessi sono sempre negativi nei nostri confronti. Se gira qualcosa alla fine chi la prende male è sempre l’Inter. Se vola uno schiaffo alla fine lo prende sempre l’Inter.

Quanto sei rammaricato per il gol sul finale del primo tempo in una situazione dubbia?
Non è una situazione dubbia, il giocatore della Roma non prende la palla e prende il calcagno di Lautaro, però ripeto per gli arbitri ho massimo rispetto. Anche per loro è una situazione anomala, non meritano di essere attaccati. Anche loro possono sbagliare e l’arbitro ha sbagliato. Certo, se non prendi quel gol rientri con un altro spirito, i miei sono arrivati nello spogliatoio arrabbiati.

Il primo compito che chiedi al trequartista?
Oggi chiedevamo di pressare sul centrale, volevamo evitare che giocassero palle filtranti e quindi avevo chiesto agli attaccanti di stare molto dentro e al trequartista di stare su Mancini. In fase di possesso ho chiesto di creare la superiorità numerica sul pressing dei loro centrocampisti. Nel primo tempo è una situazione che si è sviluppata tante volte anche se potevamo essere più bravi e giocare più in verticale.

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