IL COLLEZIONISTATOP

IL COLLEZIONISTA: TRA MAGLIE E SUBBUTEO

Oggi vi raccontiamo la storia di un collezionista di maglie e squadre di Subbuteo della Roma che è anche un nostro assiduo lettore da molti anni. Ma dato che non ama la notorietà ci ha chiesto di presentarlo con un nome di fantasia. Dunque lo chiameremo Giovanni.

Allora di cosa si compone la tua collezione?

“Di libri, fotografie, figurine, album, di tutti i numeri della rivista “La Roma”, che continuo a seguire online da quando non esce più nel suo formato cartaceo ma, soprattutto, di maglie e squadre di Subbuteo della Roma”

Maglie e squadre originali?

“In parte sì, in parte no. Mi spiego. Tra le maglie ne ho alcune vere, indossate e autografate dai calciatori, come quelle di Cafu e Candela del campionato dello scudetto 2000-01 o quella di Balbo della stagione successiva. Bellissima perché ha lo scudetto sul petto. Accanto a loro, però, ne ho tante altre da negozio. Quelle che ho acquistato nei Roma Store o tramite la vendita libera. E’ chiaro che queste hanno un valore infinitamente minore delle altre, alle quali non sono neppure paragonabili. Ma se non posso arrivare a quelle originali mi accontento anche di queste. Come quella rossa di quest’anno, ad esempio, che sono andato ad acquistare al negozio della Roma di Piazza Colonna perché non avevo proprio il modo di trovare quella vera. Per le maglie, dunque, la mia è una collezione sui generis, non certo paragonabile a quelle dei grandi puristi della materia, che avete intervistato in passato. Ma a me va bene anche così. Perché mi piace avere le maglie che mi piacciono della mia Roma”.

E per quello che riguarda le squadre di Subbuteo, invece?

“E’ lo stesso criterio. Ne ho una originale della fine degli anni ’70, altre degli anni ’80, le ultime che sono state messe in vendita dal 2010 ad oggi e altre che ho trovato su E-Bay o nei mercatini dell’antiquariato. Ma ne ho tante anche dipinte a mano da me stesso o da uno specialista che conoscevo e del quale, purtroppo, ho perso le tracce”.

E quale è, tra queste, quella che reputi più bella?

“Senza dubbio quella della Roma con la maglia bianca della Pouchain (che vediamo nella foto che abbiamo preso dal sito https://oldsubbuteo.forumfree.it). Ma anche quella con la maglia rossa sempre della Pouchain è notevole. Così come quella dello scudetto dell’83 e della stagione seguente, che mi sono personalmente dipinto a mano. In quest’ultima è facile individuare anche uno dei miei miti, Toninho Cerezo, per via del colore della pelle”.

Mentre la passione per le maglie ti accomuna a tanti altri collezionisti, come nasce quella per le squadre di Subbuteo?

“Nasce dalla mia passione per questo gioco, che era diffusissimo negli anni ’70 e ’80. Quelli della mia gioventù e della mia adolescenza. Oggi i ragazzi giocano con la playstation, noi giocavamo con il Subbuteo, con il quale passavamo pomeriggi interi. E tra noi facevamo a gara a chi aveva più squadre. E quelle che non riuscivamo a comprare ce le dipingevamo da soli con le tempere. Così ho cominciato a farmi le varie Roma che mi piacevano di più. Poi, quando ho avuto più disponibilità economica, ho iniziato a comprarle e oggi ne possiedo una trentina. Tutte molto belle, secondo me. I miei amici avevano tante squadre. Io avevo tante Roma”.

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