RASSEGNA STAMPATOP

Roma, che cuore: ora sai vincere anche soffrendo

(IL MESSAGGERO) Il destro di Abraham tiene in alto la Roma. Serve questo per battere il Torino e rimanere al quinto posto, guadagnando anche punti sulle altre rivali come Lazio, Juventus e Fiorentina per la corsa Champions. La prestazione è piaciuta anche ai tifosi, che hanno apprezzato il carattere e l’atteggiamento della squadra. La Roma ha sofferto ma Rui Patricio è stato poco impegnato e con Smalling la difesa sembra aver trovato solidità.

Ieri Diawara ha preso il posto dello squalificato Veretout e come a Genova ha usato Pellegrini e Mkhitaryan come mezzali, ma dopo soli quindici minuti il capitano ha dovuto alzare bandiera bianca per infortunio, complicando e non poco i piani della Roma. Così Mourinho ha deciso di schierare Carles Perez come contro lo Zorya. L’intervallo si chiude con il 65% di possesso palla degli uomini di Juric, ma i giallorossi sono in vantaggio di un gol. Fondamentale nell’azione del gol è stato il velo di Zaniolo che ha liberato Abraham da solo davanti al portiere. Poco dopo la Roma guadagna un rigore, che poi verrà cancellato dopo più di 4 minuti a causa di un fuorigioco.

Il secondo tempo procede con la stessa strategia del primo, anche perché Mourinho ha moltissime assenze. Il Torino è in controllo del match, ma Smalling è padrone della difesa ed anche Ibanez e Mancini lo hanno seguito, così come Diawara. La Roma è ripartita più volte in contropiede, andando vicino al gol in più di un’occasione. Alla fine termina così, con il muro della squadra capitolina che resiste all’ultimo assedio del Torino.

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