CAMPIONATOSTORIE GIALLOROSSE di Franco BOVAIOTOP

ROMA-VENEZIA. “Storia di ieri”, riflessioni del giorno dopo…

di Diego ANGELINO – Guardiamo sempre il bicchiere mezzo pieno: la storia della Roma racconta che l’ultimo contropiede, nove volte su dieci, porta al goal dell’1-2. 

Sarebbe stata la beffa suprema, in una partita dominata. In 11 contro 10, per una follia del laziale Kiyine, col Venezia ennesimo spot per il tempo effettivo nel calcio.  

Memore di storie che ben conosciamo, auspicavo un avversario ancora in lotta per la salvezza.

Ormai liberi di testa e con nulla da perdere, invece, gli ospiti imbroccano la serata, trovando un evitabilissimo goal dopo nemmeno un minuto.

Ennesima amnesia difensiva dei soliti (del solito) noti. 

Traverse e occasioni incredibili mancate: la Roma recrimina perché, con qualche arbitraggio più dignitoso in stagione, sarebbe da tempo serenamente in Europa.

Invece deve ancora lottare: non ha avuto la rosa per gestire i due impegni; non ha (ancora) la mentalità per operare al meglio su due fronti. C’è una certezza: con la sconfitta dell’Atalanta a Milano, tre punti a Torino garantiscono almeno il settimo posto. In attesa di conoscere i risultati di domani. 

Si rivede dal primo minuto Spinazzola, che propone anche un paio di spunti interessanti. Redivivo Shomurodov: giocatore di qualità con, probabilmente, limiti caratteriali che gli hanno impedito di essere molto più protagonista in questa stagione.

Ammirevole capitan Pellegrini,: sfiora più volte il goal e, al 96’, evita la rete avversaria dopo un recupero prodigioso. Se la Roma ha ancora qualche chance di entrare in Europa League passando dal campionato, lo deve anche a quell’intervento. 

Una menzione per il 2003 Volpato, che aveva riaperto la gara casalinga contro il Verona e ieri poteva forse trovare il goal del 2-1. Che prospetto! Come si muove e come tocca il pallone col sinistro: speriamo si confermi crescendo. 

Tutto in 10 giorni per una Roma che, comunque vada, avrà bisogno di innesti funzionali e importanti per alzare sensibilmente l’asticella di prestazioni, risultati e, ancor di più, mentalità.