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DE ROSSI: “Ogni partita è la partita della vita. Contro il Torino sarà tosta”

In vista della sfida contro il Torino, Mister De Rossi ha parlato in conferenza stampa. Queste le sue parole:

Come intende gestire il turnover domani dopo le fatiche di Coppa?
“La squadra sta bene di testa, c’è entusiasmo e si sta bene dentro lo spogliatoio dopo una vittoria così. Sicuramente qualche strascico fisico ci sarà, quindi qualche cosa la pagheremo o comunque dobbiamo cercare di non pagarla facendo delle scelte. Ancora non ci siamo allenati, abbiamo fatto poco o niente, oggi nel pomeriggio vedremo le loro condizioni”.

Che Torino si aspetta?
“Squadra difficile da affrontare ma meno da inquadrare, ha una identità precisa. Juric è un grande allenatore, è uno dei primi che sono andato a spiare quando era a Verona. Il Torino è la peggior squadra da affrontare dopo 120 minuti di partita, ma abbiamo tanti giocatori e ci faremo trovare prontissimi. Dal punto di vista difensivo hanno un rendimento quasi da Champions League, inoltre hanno giocatori importanti, sono una bella realtà. Ho anche un bel rapporto con il vice Paro. Sarà una bella sfida”.

Dopo ogni passaggio del turno la Roma non ha mai vinto l’anno scorso. Può esserci un po’ di sbornia post vittoria?
“Non so cosa sia successo l’anno scorso ma dipende anche dal calendario. Se dopo gli impegni europei incontri Inter o Juventus è più difficile vincere. Questa sarà una partita tosta, ma non mi parlare di sbornia. Se sarà tosta perché entriamo in campo con la testa sbagliata vuol dire che ho fatto tutto male. A Frosinone era un discorso tattico ma due volte di seguito no. Voglio vedere una squadra motivata che entra in campo per vincere. Ogni partita è la partita della vita, soprattutto per me che sono arrivato da poco. Dobbiamo correre, non ci si può fermare. Avessimo vinto una coppa capirei ma abbiamo passato i 16esimi di finale, bello festeggiare per un paio di ore, ma mancano mille partite e dobbiamo pensare alla prossima. Se la squadra entra ubriaca di felicità vorrà dire che l’allenatore ha fatto un lavoro pessimo”.

Sul turnover invece?
“Qualche cambio ci sarà, anche se come ho già detto non mi piace cambiare 10 giocatori. Questa volta c’è una variante importante con i supplementari e i rigori che sono uno stress emotivo e anche fisico. Oggi valuteremo le condizioni dei ragazzi. Ieri ho parlato con tutti loro, voglio capire se oltre l’entusiasmo saranno pronti per giocare una sfida che sarà molto dispendiosa”.

Si nota un atteggiamento diverso tra primo e secondo tempo: dipende da questioni fisiche o altro? Hai cambiato qualcosa dal punto di vista atletico visto che prima la Roma partiva lenta per poi accendersi mentre ora fa il contrario?
“Qualcosa abbiamo cambiato, ogni allenatore porta la sua metodologia. A Cagliari, Frosinone e Salerno abbiamo giocato meglio nel secondo tempo, a Rotterdam abbiamo pareggiato la partita nel secondo tempo per soffrire gli ultimi 10 minuti. La tua domanda si può leggere in un’altra maniera: si potrebbe dire che facciamo molto bene nel primo tempo. Nel calcio ci sono anche gli avversari e non si possono fare 90 minuti alla stessa intensità. Il Feyenoord ha una grande squadra, con giocatori da top club. Non si possono fare 90 minuti come quelli fatti nel primo tempo con l’Inter. Hanno preso le squalifiche per quanto si sono arrabbiati per come stavano subendo. Non credo sia un problema fisico. Il mio obiettivo è fare tutte le partite come il primo tempo con l’Inter ma ci vuole lavoro, tempo e tanta qualità dell’allenatore e dei giocatori. Dopo 40 giorni di lavoro non sono preoccupato, poi noi abbiamo la possibilità di vedere i dati sui singoli giocatori e c’è poco da essere preoccupati secondo me”.

Come sta Smalling? 
“Smalling sta bene. Sappiamo che non può fare 90’, poi magari ci smentirà. Dobbiamo capire se farlo iniziare subito o farlo partire dalla panchina, una valutazione che faremo nelle prossime ore. Si allena con gli altri, lo vedo più sciolto nei movimenti e lo valuteremo nelle prossime ore”.

Un suo commento sul sorteggio di Europa League?
“Quando mi hanno chiesto la squadra che avrei voluto evitare ho risposto il Brighton. Partita aperta, difficile da preparare contro una squadra forte. Il Brighton ha fatto male a tante grandi squadre in Inghilterra. Voglio bene a De Zerbi e lo stimo. Mi ha messo a disposizione i suoi allenamenti, i dati, le conoscenze e anche una parola di conforto dopo l’esonero. Poi le nostre figlie sono diventate amiche a Londra e si incontrano per vedere le partite della Roma, questa cosa ci ha unito di più. Penso De Zerbi sia un genio, uno dei pochissimi che hanno portato qualcosa di totalmente nuovo. Ho massimo rispetto per lui come allenatore oltre all’amicizia personale”.

Ha parlato con Lukaku dopo la partita con il Feyenoord? Lukaku-Abraham è una soluzione possibile?
“Quando sono arrivato e ho visto Lukaku vicino a Abraham e ho pensato subito che avrei voluto farli giocare insieme ma al momento è un’idea che va studiata e su lavorata. Poi andiamo incontro a un periodo quando tornerà Tammy nel quale non sarà subito al 100%. È un’idea che può piacermi ma non è la certezza del mio futuro. Idem ora che abbiamo Azmoun come vice attaccante, altrimenti avrei cercato di tenere Belotti ma la mia idea era di giocare a una punta e di sfruttare le fasce e i trequarti. Lukaku? Il momento è di grande gioia, è stato tra i primi a correre verso la Sud dietro a Svilar. Non abbiamo nemmeno analizzato il rigore sbagliato perché capita. So solo che al 120’ è scattato, ha dribblato l’avversario e il portiere ha fatto un miracolo. Ci saranno dei momenti dove toccherà la palla e la butterà dentro ma è tranquillo e sereno. Poi c’è quella cosa che gli attaccanti se non segnano per un paio di partite si avviliscono ma ha segnato all’andata con il Feyenoord e non potrei essere più contento di lui”.