STORIE GIALLOROSSE di Franco BOVAIOTOP

STORIE GIALLOROSSE… Blue Eyes

Due occhi così non li hai visti mai. Sono quelli di Fabio Petruzzi, difensore centrale dagli occhi azzurri come il mare prima della Roma di Mazzone e poi di quella di Zeman. Non a caso venne ufficialmente soprannominato “Blue Eyes”, anche se dai suoi compagni di squadra veniva simpaticamente chiamato “banana” per i piedi non proprio educati che aveva. Quella Roma di Zeman (1977-1999) era infatti una fucina di battute e soprannomi per merito soprattutto dei romani del gruppo: Totti, ovviamente, Di Biagio e Petruzzi, che era cresciuto nel settore giovanile del club giallorosso e che aveva esordito in serie A l’11 febbraio 1990, nel corso del campionato giocato al Flaminio. Ma la sua affermazione con la Roma arriva tra il 1994 e il 2000, dopo due prestiti alla Casertana e all’Udinese intervallati da un campionato in giallorosso con appena 6 presenze (1992-93).

In quelle sei stagioni, infatti, colleziona 120 gare in A nelle quali non segna mai, ma offre un grande rendimento, tanto che arriva anche a giocare una partita in nazionale il 21 giugno 1995 a Zurigo, nell’amichevole che l’Italia perde 2-0 contro la Germania. Nel 1999, però, sulla panchina della Roma arriva Fabio Capello, che nel campionato 1999-00 non lo fa giocare mai, anche perché, si sa, lui preferisce avere sempre due difensori centrali forti fisicamente e alti. Il contrario di Petruzzi, che è 1,75 e molto agile. Così la sua storia con la Roma finisce qui, proprio alla vigilia dello scudetto del 2000-01 che festeggia a Brescia, dove lo ha rivoluto con se Carlo Mazzone. 

(Rubrica a cura di Franco BOVAIO)

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